Screening Mammografico per la prevenzione del Tumore alla Mammella

E' un programma di screening, organizzato dalla Asl Roma 2, per la prevenzione del tumore della mammella.
E' rivolto alle donne che hanno un'età compresa tra 50 e 74 anni, residenti nel territorio della ASL Roma 2

Consiste nell'offerta attiva e gratuita di una mammografia ogni due anni, di eventuali esami di approfondimento e, se occorre, della terapia medica e chirurgica.
Gli obiettivi sono la riduzione della mortalità per tumore della mammella, attraverso la diagnosi precoce e l'offerta di un percorso diagnostico-terapeutico, che rispetti gli standard di qualità stabiliti da linee guida regionali e nazionali.

Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, basate sui dati raccolti dai Registri Tumori, il tumore della mammella è, tra le donne, la neoplasia di gran lunga più frequente, pari nel 2010 (ultimo dato disponibile) a oltre il 40% di tutti i tumori maligni che colpiscono il sesso femminile. In Italia, ogni anno, si registrano circa 47.000 nuovi casi ed oltre 12.000 donne muoiono per questo tumore (Osservatorio Nazionale Screening 2011).
Oggi in Italia vivono oltre 450.000 donne che hanno avuto una diagnosi di tumore della mammella.

Negli ultimi 10-20 anni, in molti Paesi occidentali, Italia compresa, il tasso di mortalità é diminuito di circa il 20%.

Rilevante, nel ridurre la mortalità e migliorare la sopravvivenza per questa patologia, è stata l’introduzione e la pratica di interventi per la diagnosi precoce, come lo screening mammografico. È dimostrato che la variabilità territoriale nella sopravvivenza al tumore della mammella rispecchia gli investimenti sostenuti per questo tipo di interventi di prevenzione.

Fattori di rischio:

punto logo Avere più di 50 anni: l'età è il maggiore fattore di rischio.
punto logo Avere in famiglia casi di tumore alla mammella, soprattutto se è comparso prima della menopausa: la familiarità è, con l'età, il più  importante fattore di rischio.
punto logo Avere avuto un carcinoma della mammella.
punto logo Non avere avuto figli, o avere avuto la prima gravidanza dopo i 30 anni di età.
punto logo Prima mestruazione anticipata rispetto alla media.
punto logo Menopausa tardiva.
punto logo Obesità.
punto logo Vita sedentaria.
punto logo Consumo eccessivo di alcool.

Anche una dieta povera di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, vitamine A, E, D e Calcio, ricca di grassi di origine animale e zuccheri semplici sembra rappresentare un fattore di rischio.

Riguardo alla relazione tra carcinoma della mammella e somministrazione di ormoni sostitutivi in menopausa, gli studi effettuati sono pochi, contraddittori e molto contestati per trarre conclusioni definitive; si ritiene che la somministrazione di ormoni abbia l'effetto di promuovere l'evoluzione di una trasformazione cellulare già in atto ma non di indurre tale trasformazione, sembra, inoltre, che l'effetto  si esaurisca all'interruzione della terapia.

Popolazione Bersaglio

POPOLAZIONE  BERSAGLIO

punto logo donne dai 50 ai 74 anni residenti nella ASL Roma 2
punto logo donne dai 50 ai 74 anni domiciliate nella ASL Roma 2 che non vivono nel luogo di residenza per motivi di lavoro, studio, etc. o sono in attesa di cambio di residenza
punto logo donne straniere non in regola con il permesso di soggiorno, nella stessa fascia di età, domiciliate nella ASL Roma 2 e provviste di tesserino STP (Stranieri Temporaneamente Presenti)
punto logo domiciliate stabili nella ASL Roma 2

Come aderire al programma di screening mammografico

INVITO

Ogni due anni verrà spedita una lettera, al domicilio della donna, con l'invito ad effettuare una mammografia e con l'appuntamento prefissato presso l'ambulatorio della ASL Roma 2 più vicino al luogo di residenza. La data ed eccezionalmente anche la sede, potranno essere modificate se la donna lo richiede.

ADESIONE SPONTANEA

E' possibile fissare un appuntamento, senza attendere la lettera, telefonando al Numero Verde: 800405051 dalle ore 8,00 alle ore 18,00 dal lunedì al venerdì (la telefonata è gratuita anche dai cellulari).

ESCLUSIONE DAL PROGRAMMA

Le donne che hanno subito un intervento chirurgico per carcinoma della mammella non possono essere invitate ad effettuare il test di 1° livello e potranno rientrare nel Percorso di screening dopo 10 anni dalla patologia. Chiamando  il Numero Verde, avranno un appuntamento presso il centro di 2° livello.

Le donne operate per carcinoma della mammella ed in cura presso altri centri, se inviano una dichiarazione di autoesclusione, insieme alla copia di un documento d'identità.

Le donne che, per qualsiasi altro motivo, non vogliono aderire al programma di screening se inviano una dichiarazione di autoesclusione insieme alla copia di un documento d’identità; in questo caso, la donna rinuncia ad un proprio diritto.

Se non verrà inviata la dichiarazione di autoesclusione la donna riceverà ogni due anni la lettera d'invito.  Ogni donna che ha inviato la dichiarazione di autoesclusione potrà chiedere, in qualsiasi momento, di essere reinserita nel programma di screening inviando una dichiarazione con le stesse modalità.

La Mammografia

E' un esame radiografico che espone ad una dose di radiazioni minima: il personale addestrato in maniera specifica, i macchinari tecnologicamente avanzati, gli adeguati controlli di qualità (garantiti da un programma di screening) permettono di ottenere buone immagini con una esposizione ai raggi X del tutto trascurabile.

E' necessario comprimere la mammella tra due piani di plastica, la compressione dura pochi secondi, può causare dolore ma non procura alcun danno ai tessuti ed è indispensabile per ottenere un buon risultato.

E' il test più efficace, attualmente disponibile, per la diagnosi precoce del tumore della mammella, soprattutto nelle donne di età superiore a 50 anni.

E' stato stimato che la probabilità di morire a causa di un cancro della mammella è ridotta del 35% per le donne tra 50 e 69 anni di età, che partecipano ad uno screening organizzato, effettuando una mammografia biennale, secondo le indicazioni delle linee guida internazionali.

Limiti della Mammografia

La mammografia è l'esame più efficace, attualmente disponibile per diagnosticare precocemente il tumore della mammella, tuttavia  tutte le casistiche più recenti riportano dal 10 al 20%  di tumori non evidenziati ("falsi negativi").

Inoltre in circa il 5 - 10% dei casi è necessario un approfondimento diagnostico: la maggior parte di questi referti apparentemente positivi per tumore non vengono però confermati dai successivi esami di approfondimento ("falsi positivi").

Gli errori diagnostici sono legati alla qualità della tecnica ma, soprattutto, all"età della donna: dopo i 50 anni, con l'aumentare dell'età, il test diventa sempre più sensibile (diminuiscono i "falsi negativi") e più specifico (diminuiscono "i falsi positivi").

Le cause di una mancata diagnosi possono essere:

punto logo perché il tumore è troppo piccolo o poco definibile per scarso contrasto
punto logo perché la struttura della ghiandola mammaria è troppo densa (p.es. nelle donne più giovani e nelle donne in menopausa che fanno terapia ormonale sostitutiva)
punto logo perché nella ghiandola mammaria sono presenti numerose piccole cicatrici da pregresse infiammazioni
punto logo per scarsa qualità della mammografia
punto logo per errori di interpretazione o mancato riconoscimento della lesione da parte del radiologo

Non è possibile azzerare questi limiti ma é compito del programma di screening ridurli al minimo attraverso continui controlli di qualità.

LA RISPOSTA

  • Tempo: non superiore ad un mese (necessario per garantire la doppia lettura della mammografia)
  • Per posta, alla residenza o al domicilio indicato dalla donna
  • Solo per motivi particolari, la risposta sarà consegnata personalmente previo appuntamento telefonico al n° 06 51005421 – 8021
  • Per telefono, se è necessario comunicare l'invito al 2° livello per l'approfondimento a causa di una mammografia con esito dubbio, sospetto o positivo.

2 Livello

Ogni donna che presenta una mammografia con esito dubbio o sospetto è invitata al 2° livello per eseguire uno o più dei seguenti accertamenti:

punto logo visita senologica
punto logo mammografia con ingrandimento di dettagli
punto logo mammografia con proiezioni accessorie
punto logo ecografia mammaria
punto logo agoaspirato per esame citologico o biopsia per esame istologico
punto logo altro (risonanza magnetica, galattografia, etc.)

Questi esami di approfondimento diagnostico, nella maggior parte dei casi, escludono l'esistenza del tumore e sono dovuti alla presenza di una percentuale inevitabile di test di 1° livello "falsi positivi".

La percentuale di "falsi positivi" si riduce con l'aumentare dell'età della donna, poiché la struttura della ghiandola mammaria  si modifica col passare degli anni rendendo la mammella sempre più "trasparente"  ai raggi X.

Solo in circa il 15% delle donne richiamate viene riscontrato un tumore che, tre volte su quattro, è in fase iniziale e, quindi, guaribile nella quasi totalità dei casi.

Carcinoma della mammella

Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, basate sui dati raccolti dai Registri Tumori, il tumore della mammella è, tra le donne, la neoplasia di gran lunga più frequente, pari nel 2010 (ultimo dato disponibile) a oltre il 40% di tutti i tumori maligni che colpiscono il sesso femminile. In Italia, ogni anno, si registrano circa 47.000 nuovi casi ed oltre 12.000 donne muoiono per questo tumore (Osservatorio Nazionale Screening 2011).
Oggi in Italia vivono oltre 450.000 donne che hanno avuto una diagnosi di tumore della mammella.

Negli ultimi 10-20 anni, in molti Paesi occidentali, Italia compresa, il tasso di mortalità é diminuito di circa il 20%.

Rilevante, nel ridurre la mortalità e migliorare la sopravvivenza per questa patologia, è stata l’introduzione e la pratica di interventi per la diagnosi precoce, come lo screening mammografico. È dimostrato che la variabilità territoriale nella sopravvivenza al tumore della mammella rispecchia gli investimenti sostenuti per questo tipo di interventi di prevenzione.

Centri del Programma di screening

Centri di 1° livello:

Largo D. De Dominicis 6 - 00159 ROMA
Via Tenuta di Torrenova 138 - 00133 ROMA
Via Bresadola 56 - 00171 ROMA
Via Nicol Forteguerri 4 - 00176 ROMA
Via San Nemesio 21 - 00145 ROMA

Centri di 2° livello:
Ospedale Sant'Eugenio Piazzale dell'Umanesimo 10 - 00144 ROMA

Ospedale Sandro Pertini Via dei Monti Tiburtini, 385 -00157 ROMA

Controlli di qualità nel programma di screening

Sono previsti  controlli continui della qualità in tutte le fasi del programma, ed un monitoraggio continuo attraverso indicatori di processo e di risultato, nel rispetto di standard di qualità già stabiliti dalle linee guida del Ministero della Salute e dalle linee guida internazionali (European Breast Cancer link).

In particolare:

punto logo ogni mammografia viene valutata separatamente da due medici radiologi per garantire una maggiore precisione ed accuratezza della diagnosi e, nei casi controversi è previsto l'invio al 2° livello per l'approfondimento;
punto logo le apparecchiature utilizzate per il test di 1°livello e per gli esami di 2° livello vengono sottoposte a periodici controlli e revisioni;
punto logo vengono seguiti protocolli validati sia per l'approfondimento diagnostico dei casi positivi al test sia per i trattamenti terapeutici;
punto logo tutto il personale coinvolto nel Programma (in particolare radiologi e tecnici di radiologia) segue programmi di formazione continua e specifica;

in tutte le fasi del Programma vengono garantiti il rispetto e la tutela della privacy.

Modulistica, pubblicazioni e Promozione

Ci scusiamo. Questa sezione è in preparazione.

Per informazioni generali sui programmi di Screening della ASL Roma 2:

 

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