Si è svolto oggi, presso il centro Ipazia di Alessandria, sede della Casa del IV Municipio, un importante incontro pubblico tra la ASL Roma 2, il IV Municipio di Roma e i cittadini, per presentare il nuovo concetto di riorganizzazione sanitaria sul territorio.
L’appuntamento, fortemente voluto dal Presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, ha rappresentato un momento di confronto concreto con la cittadinanza, in un momento storico in cui la sanità pubblica è chiamata a rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più numerosa e con un’età media in crescita.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Presidente Umberti – è costruire una sanità di prossimità, con strutture raggiungibili in 15 minuti, che nascano dal recupero di spazi inutilizzati trasformati in luoghi di cura e prevenzione. È una sfida ambiziosa, ma necessaria per un territorio così densamente popolato e in continua evoluzione.”
L’incontro ha visto la partecipazione delle principali figure della ASL Roma 2, tra cui il Direttore Generale, dottor Francesco Amato, il Direttore Sanitario, dottoressa Maria Cedrola, il Direttore Amministrativo, dottoressa Mirella Peracchi, la direttrice dello Staff, dottoressa Simona Amato, e l’ingegner Francesco Prestanicola, responsabile dei lavori di riqualificazione edilizia.
Il dottor Amato ha sottolineato come il progetto rappresenti una vera rivoluzione culturale: “Non si tratta solo di costruire strutture, ma di cambiare il modo di intendere la sanità pubblica. La cura deve uscire dagli ospedali e andare incontro alle persone, nei loro quartieri, nelle loro case. Grazie al sostegno della Regione Lazio e del Presidente Francesco Rocca, stiamo realizzando un sistema integrato di prevenzione, assistenza e supporto sociale.”
La dottoressa Cedrola ha illustrato i pilastri di questo nuovo assetto organizzativo, incentrato su Case della Comunità e Ospedali di Comunità. Ha spiegato come le Case della Comunità non saranno semplici poliambulatori, ma veri luoghi di accoglienza e prossimità, dove lavorano insieme medici di medicina generale, specialisti, psicologi e assistenti sociali, offrendo un approccio multidisciplinare e servizi di prevenzione, cura e supporto.
La dottoressa Simona Amato ha presentato i dati aggiornati relativi all’Ospedale Sandro Pertini, evidenziando l’impegno nella riduzione dei tempi di attesa e nel potenziamento delle tecnologie, tra cui l’introduzione della chirurgia robotica, destinata a migliorare la qualità delle cure e i percorsi riabilitativi, portando l’ospedale verso standard sempre più innovativi e avanzati.
L’ingegner Francesco Prestanicola ha illustrato nel dettaglio il piano di riqualificazione edilizia, finanziato attraverso i fondi del PNRR. Entro l’estate 2025, è prevista l’apertura di cinque nuove strutture: una Casa della Comunità presso il presidio di Villa Tiburtina a Casal de’ Pazzi, che diventerà un punto di riferimento per quella zona; un’altra Casa della Comunità in via di Pietralata, accanto all’attuale consultorio, che amplierà l’offerta sanitaria già esistente; un Ospedale di Comunità con 20 posti letto e una nuova Casa della Comunità in via del Frantoio, pensata per rispondere ai bisogni assistenziali più complessi; il poliambulatorio completamente ristrutturato di via Mozart, che garantirà spazi moderni e funzionali; e infine un centro polifunzionale in via Paolo Bonifacio, destinato a servire l’area di San Basilio e Torraccia, con un’offerta di servizi sanitari e sociali integrati.
Prestanicola ha inoltre annunciato la prosecuzione dei lavori di adeguamento antisismico dell’Ospedale Sandro Pertini, a dimostrazione di un impegno costante per la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie esistenti. Importante anche l’investimento nella digitalizzazione della sanità, con la realizzazione di piattaforme telematiche per consulenze a distanza e lo sviluppo di dispositivi di telemedicina, strumenti fondamentali per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accessibilità alle cure per chi ha difficoltà di mobilità.
Il Presidente Umberti, chiudendo i lavori, ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico permanente di confronto tra il Municipio e la ASL Roma 2, sottolineando:
“Questo progetto è la dimostrazione che, insieme, istituzioni e cittadini possono costruire una sanità moderna ed efficiente. Stiamo recuperando spazi abbandonati e restituendoli alla collettività come luoghi di cura, prevenzione e ascolto. I risultati saranno visibili già nel breve termine.”
L’incontro si è concluso con un lungo applauso e l’apprezzamento delle numerose associazioni di quartiere presenti, che hanno riconosciuto la trasparenza e la concretezza delle azioni intraprese.
La promessa della ASL Roma 2 e del IV Municipio è chiara: entro l’estate i cittadini vedranno realizzarsi una sanità più vicina, accessibile, moderna e capace di accompagnare ogni persona nel proprio percorso di salute. Un modello virtuoso che si candida a diventare esempio per l’intera città di Roma.