Ci sono momenti che segnano un percorso di studio o professionale, momenti che non si dimenticano facilmente anche a distanza di anni. Se, nell’immaginario collettivo, si rimane attaccati alla vita universitaria, la scena principe che identifica un momento importante è quella del lancio dei cappelli di fine percorso. All’Università UniCamillus di Roma, corso di laurea di medicina e chirurgia, la cerimonia dei camici bianchi o White Coat Ceremony, segna simbolicamente il passaggio dalle materie pre-cliniche a quelle cliniche, un momento in cui 330 studenti iscritti al IV anno hanno ricevuto dai propri professori il camice bianco, simbolo per antonomasia della professione di medico permettendo l’uscita dalle mura accademiche per iniziare la formazione di tirocinio.
Presente anche il Direttore della Direzione Regionale per la Salute e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani che ha dichiarato: “Nei prossimi giorni entrerete effettivamente in una fase dei vostri studi molto più operativa dove vi troverete a dover prendere delle decisioni. Per esperienza vi dico che le decisioni che noi consideriamo buone hanno due caratteristiche: la conoscenza e il coraggio. Dovete studiare per prendere le vostre decisioni al meglio delle conoscenze sulla materia. Ma la conoscenza non è tutto per poter prendere una decisione”.
Una cerimonia presieduta dal prof. Gianni Profita, magnifico rettore dell’università UniCamillus che ha affermato: “Questi sono quei momenti bellissimi che davvero danno il senso della nostra comunità accademica. Questo rito di passaggio è molto importante, perché rappresenta il momento in cui dall’aula si passa in trincea. Sappiamo tutti quanto la sanità stia vivendo un momento complesso, in cui c’è bisogno di metterci davvero l’anima per svolgere bene il lavoro di medico. E noi siamo certi di avere trasferito ai nostri studenti questo sentimento”.
La cerimonia ha visto, come ospite d’onore il dott. Francesco Amato, Commissario Straordinario della ASL Roma 2. Rivolgendosi agli studenti il commissario Francesco Amato ha affermato: “Vi troverete in una sanità profondamente cambiata rispetto al passato. Siamo in un momento in cui c’è un cambiamento radicale del sapere dominante nel settore medico. Per questo la complementarietà con il mondo dell’Università, soprattutto se prestigiosa come UniCamillus, non può che far migliorare anche i servizi ospedalieri. È nella conoscenza che i pazienti devono trovare risposta ai loro drammi quotidiani e ricevere le migliori opportunità di cura che la scienza ci mette a disposizione”.
Tra l’università UniCamillus e la ASL Roma 2 sono in essere sinergie importanti per gli studenti delle professioni sanitarie, una sinergia formativa che permette agli studenti di vivere, osservare ed essere parte di quella parte pratica indispensabile nella formazione di un medico, situazioni che difficilmente possono essere racchiuse tra le righe di un testo didattico o scientifico. “Credo che lo sviluppo dell’intuizione medica sia davvero indispensabile nella crescita del personale sanitario a qualunque livello ed è per questo che con entusiasmo accogliamo coloro che domani saranno parte integrante del sistema sanitario all’interno delle corsie ospedaliere” queste le parole al termine della cerimonia.