Corso di Formazione Advanced Trauma Life Support per i medici d'urgenza degli ospedali Sant'Eugenio e Sandro Pertini

Fare squadra per curare nel miglior modo il paziente politraumatizzato che arriva in pronto soccorso. È questo lo spirito del corso di formazione Advanced trauma life support (Atls) che vede impegnati 50 dirigenti medici della Medicina d’urgenza degli ospedali Sant’Eugenio e Sandro Pertini della Asl Roma 2.

 
La simulazione delle emergenze
20230616 CORSO FOTO 2 Un corso riconosciuto a livello internazionale da 58 Paesi nel mondo che prevede un’immersione totale dei discenti che sono stati truccati per simulare traumi, contusioni e ferite. Nell’aula Montalcini dell’ospedale Sant’Eugenio e nei locali vicini è stato allestito un teatro operativo e i partecipanti hanno operato riproducendo situazioni di emergenza. Lo scopo è quello di far acquisire una metodologia condivisa – anche a livello internazionale – per sviluppare sempre di più un trauma team nei due ospedali. Partecipano medici del pronto soccorso, rianimatori, chirurghi, ortopedici, neurochirurghi e radiologi interventisti. Chi avrà superato le prove pratiche e teoriche conseguirà la certificazione internazionale valida per 4 anni.
 
Il saluto del direttore generale
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Il Direttore Generale della Asl Roma 2 Giorgio Casati ha voluto salutare i partecipanti con un breve intervento nell’aula Montalcini dell'ospedale Sant'Eugenio: “C’è sempre più bisogno di competenze. Puntare sulla formazione in modo continuativo, anche con lavori sul campo, è importante per tutta una serie di figure professionali che sono impegnati nelle emergenze”.

 
Fare squadra
20230616 MEY 3678 Sabrina Santi, direttore della Uoc Formazione della Asl Roma 2, ha fornito i numeri dei medici che sono impegnati in questo particolare percorso di formazione: “Lo scorso anno sono stati formati 75 operatori, 50 riceveranno la certificazione Atls quest’anno e altri 50 nel 2024. Crediamo molto nel potenziale della formazione in simulazione che può aiutare il lavoro di squadra”. L’obiettivo è quello di creare un trauma team in grado di parlare una sola lingua nelle situazioni di emergenza. Lo ha sottolineato nel suo intervento Enrico Mirante, direttore della Uoc Medicina d’urgenza e del pronto soccorso del Sant’Eugenio: “Questo corso serve per raggiungere l’obiettivo di un linguaggio comune tra gli operatori che intervengono in presenza di un paziente politraumatizzato. È una mentalità che stiamo acquisendo grazie a questo tipo di attività formative”.
 
La testimonianza
20230616 MEY 3703 Il metodo di questo corso fa la differenza”, ha detto la dottoressa Anna Barbarossa, medico del pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini che ha già conseguito la certificazione che consente di operare “acquisendo procedure d’intervento semplici, lineari e ripetibili che sono fondamentali nei casi di emergenza”. Un percorso formativo che prevede lo studio preventivo di un manuale di 450 pagine, oltre le lezioni teoriche e pratiche. Ma è un impegno che fa la differenza, come ha spiegato il dottor Francesco Nardacchione, dirigente medico della Uoc Formazione e responsabile scientifico del corso: “Il mio entusiasmo per il corso Atls nasce nel 1999, quando lo frequentai per la prima volta. Negli anni ho cercato di riproporre questo tipo di formazione e oggi la Asl Roma 2 è tra le poche aziende in Italia a formare in maniera continuativa, con una certificazione di qualità a livello internazionale, gli operatori della medicina d’urgenza di due ospedali dell’azienda”. Il corso è stato promosso dal Asl Roma 2 in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Atls Lazio e American College.