Guida per i pazienti candidati a chirurgia digestiva maggiore

Questa guida la aiuterà a capire:
• come prepararsi per l’intervento che le è stato indicato
• come migliorare il suo percorso peri-operatorio

La invitiamo a leggerla con cura, condividendola con i suoi cari e con il personale sanitario, e a portarla con Lei al momento del ricovero.

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Introduzione

Nel momento in cui le sarà prescritto un intervento di chirurgia digestiva maggiore, Lei prenderà parte ad un percorso clinico-assistenziale che ha come obiettivo quello di aiutarla a guarire rapidamente, riducendo al minimo i rischi legati allo steso, pur sempre possibili.

Cosa è l'intestino?

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Quando lei mangia, il cibo passa dalla bocca, attraversa l’esofago e si deposita dentro lo stomaco Da qui si trasferisce nel piccolo intestino, dove avviene l’assorbimento di tutti i nutrienti ed i liquidi che lei mangia. Ciò che rimane al termine di questo processo viene trasferito nel colon. Qui vengono riassorbiti i succhi enterici lasciando solo le scorie che gradualmente diventano feci. Queste vengono accumulate nel retto per poi essere espulse dal corpo attraverso l’ano. Questa guida serve a farle capire il trattamento chirurgico a cui è candidato e prepararla dandole degli obiettivi giornalieri pre e post operatori da raggiungere. Inoltre le spiegherà come lei è parte attiva nel processo di guarigione.

La chirurgia digestiva

La chirurgia digestiva consiste generalmente nell’asportazione di un tratto d’intestino e/o di organi annessi (esofago, stomaco, intestino tenue, colon, retto, fegato, pancreas) interessati dalla malattia. Questa può avvenire in due modi:

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Per via laparoscopica: Il chirurgo attraverso delle piccole incisioni (generalmente da 4 a 6) lavorerà nella sua pancia con una telecamera e altri piccoli strumenti.

Una delle incisioni potrà essere utilizzata ed ampliata per rimuovere il tratto di organo malato che viene asportato.

Per via laparotomica: Il chirurgo lavorerà attraverso una o più incisioni di lunghezza e sede variabile a seconda del tipo di intervento previsto

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In alcuni tipi d’intervento può essere necessario il confezionamento di una STOMIA (sacchetto per le feci). Questa è un tratto d’intestino che viene abboccato alla cute e da cui escono le feci. Alla stomia verrà agganciato un sacchetto che le conterrà. Se il suo intervento prevede una stomia, le verrà fornita assistenza e addestramento (sia a lei che alle persone che la assisteranno a casa) da parte di un infermiere/a dedicato/a (enterostomista).

Prepararsi all'intervento

Fare un esercizio fisico quotidiano aiuterà il suo corpo a essere in forma per l’intervento. Se lei già fa un’attività fisica/sportiva con regolarità, non la interrompa. Se non la fa, inizi gradualmente ad esercitarsi quotidianamente:
• Una passeggiata di 60 minuti al giorno nelle 2-4 settimane prima dell’intervento la aiuterà a tonificare il suo fisico: si consiglia un percorso in piano (evitare salite/discese), con una camminata normale per 20’, quindi una camminata accelerata (tipo nordic walking) per altri 20’ e, successivamente, altri 20’ di camminata normale.
• Nell’incontro con il medico e/o con l’infermiere le verrà consegnato un incentivatore respiratorio e le relative istruzioni. Inizi ad allenarsi a casa nei giorni precedenti all’intervento.

 

Si consiglia fortemente di smettere di fumare completamente almeno 4 settimane prima dell’intervento chirurgico. Questo le permetterà di ridurre significativamente il rischio di complicanze respiratorie postoperatorie.

Non bere alcolici nelle 24 ore che precedono l’intervento, cercando di limitarne comunque l’uso nelle settimane che precedono l’intervento.
Quando tornerà a casa, potrà essere utile avere un aiuto per le faccende di casa, la spesa, l’igiene personale, cucinare e le altre attività quotidiane. Pertanto si consiglia di organizzarsi prima della dimissione, identificando la/le persone che potranno esserle d’ausilio (familiari, amici, badanti).

 

La dimissione dal Reparto avviene, salvo eventuali complicanze o altre evenienze legate al caso specifico, solitamente entro pochi giorni dall’intervento (3-6 gg secondo il tipo di intervento). Lei ed i suoi familiari sarete avvisati il giorno prima e se lei dovesse avere dubbi, domande o preoccupazioni riguardo alla dimissione, la preghiamo di comunicarle al personale sanitario.
È sempre consigliabile informare il proprio medico curante di riferimento del programma terapeutico in corso (possibilmente facendosi rilasciare una breve anamnesi riguardo eventuali pregresse patologie e terapie in corso, da consegnare all’atto delle visite preoperatorie e al momento del ricovero), anche perché saranno utili controlli successivamente alla dimissione (che sarà accompagnata da una lettera indirizzata allo stesso medico curante).

Visita Preoperatoria

A seguito della visita odierna lei verrà contattato dal servizio di preospedalizzazione che fisserà un appuntamento per presentarsi in Ospedale e avviare gli accertamenti preoperatori.
Il giorno dell’appuntamento lei verrà in ospedale (generalmente a digiuno) portando con sé tutti gli eventuali accertamenti eseguiti in passato (e una relazione anamnestica del suo medico curante, come sopra ricordato).
In preospedalizzazione, salvo diversamente indicato, eseguirà:
-prelievo ematico per esami del sangue preoperatori
-Elettrocardiogramma
-RX torace (pazienti fumatori/ età > 40anni/ patologie polmonari note o altri fattori di rischio respiratorio)
-Colloquio con l’anestesista che valuterà le sue condizioni cliniche, le spiegherà il tipo di anestesia cui sarà sottoposto e le farà firmare il consenso all’anestesia.
Se indicato dall’anestesista, o se precedentemente previsto, eseguirà altri esami e/o consulenze specialistiche (non necessariamente lo stesso giorno).
Alla fine di questo percorso riceverà una telefonata in cui le verrà comunicata la data dell’intervento.
Se dovesse ammalarsi (influenza, raffreddore) o avesse altri problemi per il giorno dell’intervento ci contatti immediatamente per poter riprogrammare l’intervento.

Le vogliamo inoltre ricordare che il Reparto di Chirurgia Generale è responsabile anche della chirurgia d’urgenza e pertanto eventuali variazioni rispetto al programma (data e orario dell’intervento) potrebbero essere comunicate con breve preavviso. Ci scusiamo sin d’ora se questo dovesse accadere, e sarà nostra premura riprogrammare l’intervento il prima possibile.

Per gli stessi motivi, i chirurghi e gli anestesisti in servizio in sala operatoria nel giorno specifico del suo intervento vengono stabiliti dai Direttori delle Unità Operative di competenza in base alle esigenze del servizio, e potrebbero pertanto non essere gli stessi che l’hanno sottoposta alla prima visita preliminare all’intervento.

Digiuno preoperatorio

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, un digiuno preoperatorio prolungato (ad esempio, niente per bocca dalla mezzanotte precedente l’intervento) non facilita la guarigione e la ripresa postoperatoria.
Le attuali linee guida nazionali e internazionali in ambito chirurgico ed anestesiologico prevedono:
Nessuna restrizione alimentare fino a 6 ore prima dell’intervento; possibilità di assumere liquidi chiari (acqua, thè, succhi di frutta senza polpa, camomilla, brodo) fino a 2 ore prima dell’intervento. In alcuni casi specifici (diabete mellito, insufficienza renale cronica, obesità grave, ernia iatale con malattia da reflusso gastro-esofageo, altre condizioni che ritardano lo svuotamento gastrico) queste indicazioni possono essere rivalutate, indicando comunque un digiuno assoluto dalla sera precedente l’intervento.
Carico di glucidi elementari per bocca: somministrazione di una bevanda a base di zuccheri elementari (maltodestrine) e priva di lipidi, lattosio, fibre e glutine (ad esempio Nutricia PreOp). Dose: 800 cc la sera precedente l’intervento e 400 cc 3 ore prima dell’intervento, poi digiuno assoluto. La bevanda va assunta possibilmente fresca. L’assunzione della bevanda a base di maltodestrine potrebbe essere controindicata nel paziente diabetico.
Farmaci: Di norma non è necessario sospendere o modificare la propria terapia farmacologica prima di un intervento. Tuttavia in alcuni casi, dopo colloquio con il chirurgo o l’anestesista, alcuni farmaci potranno essere modificati o temporaneamente sospesi. Per tale motivo è bene illustrare chiaramente i farmaci che vengono assunti, da quanto tempo e per quale motivo.

Immuninutrizione preoperatoria

In alcuni casi (screening nutrizionale sospetto per malnutrizione, patologia neoplastica maligna) il medico che La ha sottoposta a visita e ha indicato l’intervento può ritenere indicata una immunonutrizione preoperatoria. Questa ha una provata efficacia sulla riduzione degli eventi avversi infettivi perioperatori e si basa sulla somministrazione per bocca di un supporto nutrizionale costituito da arginina (un amminoacido essenziale), nucleotidi e acidi grassi omega3, nei 5-7 giorni che precedono l’intervento chirurgico.
La prescrizione, variabile in base allo screening nutrizionale e alle disponibilità farmaceutiche, è generalmente quella di un brik (Nestlè Impact oral, brik da 330 mL) due volte al giorno per sette giorni oppure un brik tre volte al giorno per cinque giorni, in base alla tollerabilità individuale (la bevanda è molto più tollerata se viene assunta fredda). L’intero fabbisogno preoperatorio Le verrà fornito dalla preospedalizzazione. In ogni caso, la immunonutrizione deve essere considerata integrativa e non deve sostituire la Sua alimentazione abituale o quella specificamente prescritta per l’intervento cui deve essere sottoposto.
Qualora lo screening nutrizionale preoperatorio identifichi una condizione di chiara o sospetta malnutrizione, Lei verrà sottoposto ad una consulenza nutrizionale specialistica durante il percorso di preospedalizzazione.

Facilitatore respiratorio

Durante il percorso di preospedalizzazione, Le verrà fornito un incentivatore respiratorio per Suo uso esclusivo. Inizi ad usarlo subito e lo porti con Lei al momento del ricovero: dovrà usarlo anche nel periodo postoperatorio per accelerare la Sua ripresa e ridurre gli eventi avversi di tipo respiratorio (broncopolmoniti postoperatorie).
Nel periodo preoperatorio, due tre volte al giorno, e nel periodo postoperatorio, ogni due ore:

 

Faccia 10 inspirazioni profonde utilizzando l’incentivatore

(un respiro profondo ogni 6-8 minuti)

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Metta le labbra sul boccaglio e butti fuori tutta l’aria

Inspiri profondamente dalla bocca, fino a riempire i polmoni

Trattenga il respiro per 2 sec

Butti fuori tutta l’aria

L’obiettivo è quello di far alzare tutte e tre le palline dell’incentivatore.
Nel postoperatorio, inoltre, faccia un respiro profondo e tossisca mettendo sull’addome un cuscino o una coperta per proteggere le ferite.

Dieta priva di scorie, profilassi antibiotica orale e miniclistere

Per tutti gli interventi sul colon-retto è indicata una dieta priva di scorie e una profilassi antibiotica orale (l’assunzione per bocca di un antibiotico attivo sulla flora microbica intestinale, privo o quasi di assorbimento sistemico) da effettuare nei sette giorni precedenti l’intervento. La sera prima dell’intervento è opportuno autosomministrarsi uno o due mini-clisteri evacuativi a base di sorbitolo (per esempio: Sorbiclis) al fine di svuotare le feci solide eventualmente presenti nel tratto intestinale distale (sigma e retto). In ogni caso, nei sette giorni precedenti l’intervento è opportuno curare meticolosamente una corretta assunzione di fluidi per bocca (almeno due litri al giorno, prevalentemente composti da acqua).

Esempio di dieta povera di scorie Kcal 1900 nei 7gg precedenti l’intervento
Esempio di dieta Kcal 740 il giorno prima dell'intervento
Esempio di profilassi antibiotica orale

Per tutti gli interventi sul colon-retto è indicata una dieta priva di scorie e una profilassi antibiotica orale (l’assunzione per bocca di un antibiotico attivo sulla flora microbica intestinale, privo o quasi di assorbimento sistemico) da effettuare nei sette giorni precedenti l’intervento. La sera prima dell’intervento è opportuno autosomministrarsi uno o due mini-clisteri evacuativi a base di sorbitolo (per esempio: Sorbiclis) al fine di svuotare le feci solide eventualmente presenti nel tratto intestinale distale (sigma e retto). In ogni caso, nei sette giorni precedenti l’intervento è opportuno curare meticolosamente una corretta assunzione di fluidi per bocca (almeno due litri al giorno, prevalentemente composti da acqua).

Colazione: Té o caffè d'orzo non zuccherato q.b.; gr. 30 grissini o fette biscottate
Pranzo: gr. 80 pasta o riso all'olio o pastina in brodo vegetale (senza verdura) + gr.5 parmigiano; gr. 100 carne lessata o al vapore tenera o a pari quantità di nutrienti: pesce, prosciutto magro, formaggio stagionato (parmigiano, emmenthal); gr.150 patate o carote o purè di carote o patate passate + gr.20 olio; gr.150 mela, banana intera / frullata / centrifugata o spremuta di agrumi; gr.50 pane o gr. 35 grissini;
Cena: come pranzo

Metronidazolo (Flagyl) cpr 250 mg; una cpr ogni 8 ore (tre cpr al dì) per 5-7 giorni precedenti l’intervento

Preparazione Intestinale Meccanica

Una preparazione intestinale meccanica non è indicata nella maggioranza dei casi di chirurgia digestiva maggiore. Tuttavia, in alcune condizioni specifiche (resezioni basse o addominoperineali del retto, presenza di lesioni stenosanti, ovvero che ostacolano il normale svuotamento dell’intestino), il medico che ha eseguito la visita potrebbe prescriverla.


Esempio di preparazione intestinale con Macrogol (SELG ESSE):
punto logo Non prenda SELG ESSE se ha allergie note al Macrogol, ai Sali di sodio e potassio e al simeticone. Non prenda SELG ESSE insieme a LIQUERIZIA. Non prenda SELG ESSE insieme ad altri farmaci (devono passare almeno due ore)
punto logo La dose raccomandata negli adulti è: 4 litri (4 bustine da 70 g disciolte ciascuna in un litro di acqua) da assumere il giorno prima dell’intervento, in due dosi, da bere preferibilmente in un intervallo di tempo di 4-6 ore, due litri il mattino e altri due litri il pomeriggio precedente l'intervento.
punto logo Versi il contenuto di una bustina da 70 g in un litro di acqua tiepida e mescoli fino al completo scioglimento della polvere. La soluzione risulta più gradevole se raffreddata.
punto logo Beva un bicchiere pieno (250 ml) della soluzione ogni 10-15 minuti fino a quando si è consumata tutta la soluzione. È preferibile che ogni singola dose venga ingerita rapidamente.
punto logo Continui questo procedimento con ogni bustina, una dopo l'altra, fino ad assumere tutta la soluzione o fino a quando le feci liquide risultino chiare. La prima evacuazione si verifica, di regola, circa 90 minuti dopo l'inizio della somministrazione.

Il giorno prima dell'intervento

Si presenti in reparto all’ora programmata. Un infermiere le spiegherà tutto quello che dovrà fare prima dell’intervento (eventuali tamponi COVID, eventuali prelievi preoperatori per richieste di emoderivati e prove crociate). Prima di andare a dormire, dovrebbe farsi una doccia o un bagno completi. Se ha lo smalto sulle unghie lo tolga. Non utilizzi profumi, creme, lozioni o trucco. Per i pazienti con barba/baffi lunghi è vivamente consigliato, se questo non contrasta con le abitudini e/o le credenze religiose, radersi prima dell’intervento (la presenza di baffi/barba ostacola considerevolmente la assistenza ventilatoria in maschera prima/dopo l’eventuale intubazione da parte dell’anestesista); in alcuni casi, indipendentemente dalle abitudini/credo religioso, può essere assolutamente necessaria la rasatura. Può mangiare e bere normalmente fino a sera. Se le è stata indicata una dieta specifica si attenga a quella. A cena si consiglia comunque una dieta leggera (alimenti semplici e non troppo conditi). Dalla mezzanotte lei non dovrà mangiare cibi solidi, fumare o masticare gomme o caramelle. Potrà bere acqua, thè, caffè (massimo due bicchieri) fino a due ore prima dell’intervento.
Si ricordi di far nuovamente presente al personale sanitario la eventuale presenza di allergie note e di qualsiasi eventuale necessità specifica.

Il giorno dell'intervento

Si presenti in reparto all’ora programmata. Un infermiere le spiegherà tutto quello che dovrà fare prima dell’intervento (eventuali tamponi COVID, eventuali prelievi preoperatori per richieste di emoderivati e prove crociate). Prima di andare a dormire, dovrebbe farsi una doccia o un bagno completi. Se ha lo smalto sulle unghie lo tolga. Non utilizzi profumi, creme, lozioni o trucco. Per i pazienti con barba/baffi lunghi è vivamente consigliato, se questo non contrasta con le abitudini e/o le credenze religiose, radersi prima dell’intervento (la presenza di baffi/barba ostacola considerevolmente la assistenza ventilatoria in maschera prima/dopo l’eventuale intubazione da parte dell’anestesista); in alcuni casi, indipendentemente dalle abitudini/credo religioso, può essere assolutamente necessaria la rasatura. Può mangiare e bere normalmente fino a sera. Se le è stata indicata una dieta specifica si attenga a quella. A cena si consiglia comunque una dieta leggera (alimenti semplici e non troppo conditi). Dalla mezzanotte lei non dovrà mangiare cibi solidi, fumare o masticare gomme o caramelle. Potrà bere acqua, thè, caffè (massimo due bicchieri) fino a due ore prima dell’intervento.
Si ricordi di far nuovamente presente al personale sanitario la eventuale presenza di allergie note e di qualsiasi eventuale necessità specifica.

Cosa portare e cosa no in Ospedale:

COSA PORTARE IN OSPEDALE:
o Questa guida
o Tutti gli accertamenti clinici precedenti (possibilmente con la relazione del medico curante)
o Asciugamano/accappatoio, pantofole, pigiama con apertura anteriore
o Spazzolino da denti, dentifricio, spazzola per capelli, sapone, carta igienica, fazzoletti, schiuma da barba e rasoio
o Custodia per occhiali/dentiera/apparecchi acustici con il nome scritto sopra
o Se per camminare utilizza un bastone, stampelle o un deambulatore li porti in ospedale.
o Tutte le medicine che assume a casa nelle loro confezioni originali
o Tessera Sanitaria e un documento di identità
o Se non parla Italiano si faccia accompagnare da qualcuno che possa tradurre per lei
o Due confezioni di gomme da masticare(non alla menta)
COSA NON PORTARE IN OSPEDALE:
o Oggetti di valore, gioielli, carte di credito: ricordate che l’ospedale non è responsabile per lo smarrimento o furto degli oggetti personali.

Procedura:

La mattina dell’intervento un infermiere le consegnerà un camice che dovrà indossare.
o Affidi I suoi oggetti personali ad un familiare o alla persona che la assiste.
o Se indicato indossi le calze elastiche (le dovrà indossare fin quando non le sarà detto di poter rimuovere).
o Quando la sala operatoria sarà pronta per accoglierla, un ausiliario la porterà in barella al blocco operatorio dove verrà spostato su un letto e messo in sala di preanestesia. Qui incontrerà l’anestesista e il resto dell’equipe chirurgica. Le verrà posizionato un accesso venoso, ed eventualmente un accesso arterioso per il controllo cruento della pressione arteriosa se indicato. Le verrà praticata una sedazione leggera al fine di ridurre notevolmente lo stato ansioso che precede sovente un intervento chirurgico. Se è stata prevista un’anestesia epidurale, spinale o blocchi periferici, questi verranno eseguiti prima di entrare in sala operatoria. Entro pochi minuti dall’ingresso in sala operatoria, se è prevista un’anestesia generale, le verrà somministrato un farmaco che la farà addormentare. Durante tutto l’intervento lei dormirà e non avrà dolore.
o Al termine intervento trascorrerà un periodo di durata variabile in sala risveglio prima di essere riportato in corsia.
o In alcuni casi il risveglio immediato dopo l’intervento può essere controindicato. Per tale motivo può essere necessario un periodo di degenza in terapia intensiva. Nei casi in cui questo sia prevedibile, il paziente ne sarà avvisato prima dell’intervento. Nei casi in cui la necessità venisse riscontrata durante l’intervento, il paziente verrà portato nel reparto di terapia intensiva e ne verrà data comunicazione ai suoi familiari.

Profilassi Antitrombotica

In quasi tutti i casi di chirurgia digestiva maggiore è indicata una profilassi antitrombotica, che serve ad inibire la formazione di trombi (coaguli) nelle vene profonde e una possibile embolia polmonare (la migrazione del coagulo nei vasi polmonari). E’ abbastanza intuitivo che qualsiasi terapia anticoagulante, a fronte dei benefici sulla riduzione degli eventi tromboembolici, espone comunque ad un aumentato rischio di sanguinamento. Il medico che Le ha effettuato la visita ha eseguito uno screening del rischio tromboembolico, sulla base del quale, bilanciati rischi e benefici, potrebbe prescriverLe i seguenti presidi/farmaci:
punto logo Calze antitrombo a compressione graduata
punto logo Eparina a basso peso molecolare (ad es. Clexane 4.000 UI, 1 fiala sottocute 12 ore prima e 12 ore dopo l’intervento chirurgico, quindi ogni 24 ore)

 

Come sopra ricordato, le calze antitrombo vanno indossate subito prima dell’intervento e rimosse soltanto quando il paziente ritorna ad una deambulazione libera e completa.
La profilassi antitrombotica, invece, va proseguita per almeno 14 giorni dopo l’intervento (28 giorni in caso di neoplasia maligna e/o di altri fattori di rischio), salvo diversamente indicato.

Familiari ed Accompagnatori

Nelle more della pandemia COVID19, durante la quale gli accessi in ospedale sono necessariamente contingentati, i parenti e gli accompagnatori che prestano assistenza al paziente sono pregati di osservare le seguenti prescrizioni:
punto logo Durante intervento chirurgico non aspettare in stanza bensì in sala d’attesa.
punto logo Non lasciare in stanza effetti personali o di valore, incustoditi.
punto logo Si ricorda che il tempo dell’intervento è variabile, ancorchè comprensivo dei tempi di preparazione e di risveglio. Vi chiediamo quindi di aspettare in sala di attesa fin quando il paziente non torna in reparto. Se dovessero esserci variazioni rispetto al programma stabilito sarete contattati dal medico di reparto o da un infermiere.
punto logo Nel periodo postoperatorio e durante le ore di visita fate in modo di sostare in stanza un familiare/visitatore alla volta.
punto logo Il corridoio del reparto deve rimanere libero a tutte le ore pertanto vi chiediamo cortesemente di non sostare in corridoio.
punto logo Quando entra il personale sanitario in stanza o durante la visita siete pregati di uscire e di non rientrare fin quando non ve ne sia data la possibilità.
punto logo Per avere informazioni sul decorso clinico dei vostri cari il medico di reparto è disponibile dalle 13 alle 14 dal Lunedi al Sabato. La Domenica ed i giorni Festivi sarà il medico di reparto a contattarvi in caso di necessità.

Periodo Post Operatorio

Dopo l’intervento si risveglierà in sala operatoria o in terapia intensiva. Avrà, oltre ad uno o più accessi venosi, un catetere vescicale (che sarà rimosso nel giro di 24-48 ore), l’eventuale catetere epidurale e un eventuale drenaggio addominale. Per quanto possibile, nella maggioranza degli interventi l’eventuale sondino nasogastrico (cannula che esce dal naso) sarà rimosso al termine dell’intervento. Le verrà chiesto se ha dolore e Le verranno presi i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione periferica di ossigeno). Appena i parametri saranno nella norma ed il dolore ben controllato, sarà trasferito in reparto.

Controllo del dolore

Non avere dolore è importante perché:
punto logo Respirerà meglio
punto logo Si muoverà più agevolmente
punto logo Recupererà prima
punto logo Dormirà meglio
punto logo Riprenderà a fare cose per Lei importanti


Pertanto, le chiederemo diverse volte al giorno di quantificare il dolore con una scala che va da 1 (assenza di dolore) a 10 (il dolore più forte che Lei possa immaginare). Se ritiene che il dolore sia maggiore di 4/5 avvisi il personale sanitario che valuterà la necessità di un ulteriore antidolorifico. I farmaci potranno essere somministrati in vena o per bocca secondo il tipo e l’intensità del dolore.

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Esercizi

Alzarsi e muoversi il più possibile!
Stare fermi a letto senza muoversi può causare molti problemi come polmoniti, trombosi e debolezza muscolare. Quindi dovrebbe iniziare a fare i seguenti esercizi non appena si sveglia dopo l’intervento e continuare ad eseguirli durante tutto il ricovero.
Esercizi per le gambe
Questi aiutano la circolazione delle gambe riducono il rischio di trombosi e di ipotonia muscolare. Dovrebbero essere ripetuti 4-5 volte ogni mezzora quando non dorme.

 

1 - ruotare i piedi a destra e sinistra (quattro volte per lato)

esercizi piede 01

2 - allungare e ritirare la punta dei piedi(quattro volte per lato)

esercizi piede 02

3 - allungare le gambe

esercizi piede 03

 Esercizi Respiratori:

 

punto logo Respirare profondamente! Prima del ricovero le è stato consegnato un incentivatore respiratorio e le è stato spiegato come usarlo. Durante il giorno, ogni ora:

 

punto logo Faccia 10 inspirazioni profonde utilizzando l’incentivatore(un respiro profondo ogni 6-8 minuti)

 

fr 01

fr 02

fr 03

fr 04

Metta le labbra sul boccaglio e butti fuori tutta l’aria

Inspiri profondamente dalla bocca, fino a riempire i polmoni

Trattenga il respiro per 2 sec

Butti fuori tutta l’aria

punto logo Faccia un respiro profondo e tossisca mettendo sull’addome un cuscino o una coperta per proteggere le ferite.

 

Questi esercizi le premetteranno di recuperare più rapidamente e ridurranno il rischio di polmonite e altre complicanze respiratorie.

Obiettivi Giornalieri

Giorno dell'intervento

punto logo Cercare di mettersi seduti fuori dal letto per 2 ore
punto logo Masticare delle gomme/caramelle(senza zucchero per pazienti diabetici)

1° Giorno Postoperatorio

punto logo Riferire al personale se il dolore supera il 4
punto logo Le verrà rimosso il catetere vescicale, quindi dovrà alzarsi per camminare e andare al bagno
punto logo Durante la giornata, con il supporto del personale/familiari camminerà nel corridoio del reparto per tre volte.
punto logo Cercherà di stare fuori dal letto per almeno 8 ore nell’arco della giornata (seduti sulla sedia, camminando…)
punto logo Ai pasti, si siederà al tavolo o a bordo letto
punto logo Eseguirà la ginnastica respiratoria almeno 10 volte nell’arco della giornata
punto logo Inizierà a bere e mangiare e a masticare una caramella /gomma per tre volte al di (questo stimolerà i movimenti dell’intestino)

2° Giorno Postoperatorio

punto logo Dire al personale se ha dolore
punto logo Le verrà rimosso, se presente, il cateterino peridurale, il sondino naso gastrico e gli eventuali drenaggi addominali.
punto logo Camminerà lungo tutto il corridoio del reparto per almeno tre volte al dì.
punto logo Cercherà di stare fuori dal letto per almeno 8 ore nell’arco della giornata (seduti sulla sedia, camminando…)
punto logo Siederà a tavola per mangiare
punto logo Andrà al bagno per lavarsi e urinare
punto logo Continuerà la ginnastica respiratoria
punto logo Continuerà a bere e mangiare e a masticare una caramella /gomma per tre volte al dì.
punto logo Le verrà detto se e quando la dimissione è programmata

3° Giorno Postoperatorio e seguenti

punto logo Se le sue condizioni cliniche sono adeguate, questo potrebbe essere il giorno della dimissione. La dimissione avverrà dopo le 11:30. Se questo non fosse possibile, resterà ricoverato fin quando i medici lo riterranno opportuno.
punto logo Durante la giornata, sia che venga dimesso o che resti ricoverato, continuerà ad eseguire le attività previste per la 2° giornata postoperatoria.

N.B.: Secondo il tipo di intervento e le sue condizioni cliniche di base, alcuni elementi come la riprea della alimentazione, la rimozione di drenaggi e cateteri o la dimissione potranno avvenire in tempi diversi da quanto riportato nella guida.

Dimissione

punto logo La dimissione è un atto formale che viene generalmente concordato tra il paziente, il medico ospedaliero e il medico curante. In linea di massima, dopo un intervento di chirurgia digestiva maggiore il paziente è dimissibile a domicilio quando è in condizione di tollerare una dieta leggera per bocca, non presenta febbre né altri segni o sintomi di possibili complicanze, non ha necessità di terapie erogabili esclusivamente in ambito ospedaliero, ed è in grado di occuparsi autonomamente della sua persona (e.g. alzarsi, camminare, vestirsi, alimentarsi). Esistono comunque alcune forme di dimissione alternative a quella domiciliare, quali, ad esempio, il trasferimento presso un reparto a minore intensità di cure, un reparto di riabilitazione, di lungodegenza, etc. Il personale sanitario di questa unità operativa è disponibile ad esplorare eventualmente queste alternative con il paziente e i suoi cari.
punto logo Al momento della dimissione le verrà consegnata una lettera contenente le informazioni riguardanti il ricovero, le terapie e la dieta che dovrà proseguire a casa e un appuntamento per una visita di controllo.
punto logo In caso di malattia neoplastica accertata o presunta, la lettera di dimissione indicherà un appuntamento per una visita oncologica entro 15-30 gg, sulla base della quale continuare le cure e/o entrare in un programma di controlli clinico-strumentali periodici (follow-up).
punto logo A distanza di due-tre giorni dalla dimissione, riceverà comunque una telefonata da parte nostra per riferirci come prosegue la sua convalescenza a casa.

A Casa

Le complicanze dopo la dimissione sono rare. Tuttavia è importante che lei sappia cosa è normale e quali sintomi rappresentano un campanello d’allarme. Se le dovessero comparire febbre >38°C, dolore addominale resistente alla terapia antidolorifica, malessere generale o vomito non esiti a contattare il reparto a questo numero

 

06-41431 (centralino)

06-41433503 o 0641433468

Dolore Addominale

Se sente bruciore e dolore importante allo stomaco dopo aver preso gli antidolorifici, interrompa la terapia e ci chiami. Anche a casa cerchi di mantenere il livello del dolore sotto il livello 4; se questo non fosse possibile ci chiami.

Incisioni Chirurgiche

Le incisioni rimangono rosse, leggermente infiammate e dolenti per circa 1-2 settimane dopo l’intervento. Si può fare una doccia dopo due giorni dall’intervento (non strofinare, sciacquare solo).
Non fare il bagno per almeno due settimane. I punti o le agrafes saranno rimossi normalmente dopo 7-10 gg dall’intervento.
Se sente che la ferita è calda, gonfia e dura o se vede secrezioni che ne escono, chiami il reparto.

Intestino

Dopo l’intervento, le abitudini intestinali possono cambiare. Potrebbe diventare stitico o avere feci più morbide. Questo generalmente si stabilizza in un periodo variabile. Salvo che non le venga diversamente indicato al momento della dimissione, lei può mangiare tutto. Alcuni cibi le potranno dare fastidio e alterare il modo in cui funziona il suo intestino (diarrea, stipsi, flatulenza, dolore). Le consigliamo di evitarli per alcune settimane e di reintrodurli gradualmente. È molto importante che la sua dieta sia ricca di proteine e calorie per facilitare il processo di guarigione. Nella dieta deve pertanto inserire carne, pesce e latticini. Se pensa di non riuscire a mangiare a sufficienza, aggiunga alla dieta i supplementi nutrizionali concentrati reperibili in farmacia. Se le compare vomito e non riesce a bere chiami il reparto.

Attività ed esercizi a casa

punto logo Continuare a camminare diverse volte al giorno aumentando progressivamente le distanze e l’intensità fino a ritornare al proprio livello di attività preoperatoria.
punto logo Coinvolgere familiari/amici/badanti per aiutare con le faccende di casa: uscire, preparare da mangiare, fare la spesa, pulizie, bucato, etc.
punto logo Non sollevare pesi maggiori di 5-10 kg.
punto logo In linea generale e salvo altrimenti specificato, una volta sospesi gli antidolorifici, può riprendere a fare quello che faceva prima del ricovero.
punto logo Può riprendere a guidare appena sospende la terapia antidolorifica.
punto logo Il medico Le dirà quando può riprendere a lavorare.

CHIAMI IL REPARTO
06-41431 (centralino)

06-41433503 o 0641433468


SE:


-  La ferita/e diventa calda, rossa, dolente e produce secrezione
- Se ha febbre>38°C
- Non riesce a bere o se le viene da vomitare.

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